ottobre 2022 - La classica crociera sul Nilo si conclude con la visita a Saqqara, Giza e al museo egizio del Cairo.
Il museo vide la luce nel 1858 in tutt'altra localita' e fu creato soprattutto per raccogliere circa 4000 reperti catalogati da un illustre egittologo, il francese Auguste Mariette (1821-1881), che condusse numerose campagne di scavo sull'altipiano di Giza.
In quel periodo la passione per l'Egitto cresceva a vista d'occhio e attirava archeologi da tutto il mondo che con le loro campagne di scavo contribuivano ad allargare la conoscenza di un popolo evoluto che gia' nel terzo millennio era di gran lunga superiore agli altri.
Da notare che le piu' grandi scoperte sono avvenute esplorando templi e tombe, manufatti costruiti con la pietra e non con i mattoni d'argilla, oggi quasi del tutto scomparsi.
Cio' premesso, in pochi decenni il primo edificio divenne insufficiente a raccogliere le testimonianze dell'antico Egitto: infatti nel 1902 fu adibito a museo un alto stabile a due piani, quello attuale. Dopo la scoperta della tomba di Tuthankamon (1922) il nuovo edificio fu letteralmente riempito: tuttavia migliaia di reperti rimanevano imballati nei sotterranei. Per questo recentemente e' stato dato l'avvio nei pressi di Giza alla costruzione di un nuovo museo di ca. 500.000 mq., che diventera' il piu' grande al mondo con oltre 100 000 manufatti in esposizione (riprodotto nel banner in alto).
Nel corso della visita ho scattato centinaia di foto, tralasciando il troppo sfruttato "tesoro di Tuthankamon" (a parte uno dei suoi sei carri da guerra in legno e lamina d'oro) gia' parzialmente trasferito a Giza (fra l'altro era andata al nuovo museo una sedia/poltrona nel cui schienale era raffigurato il sole con i suoi raggi culminanti in manine, retaggio di quando il suo nome era Tuthankaton: era figlio di Akenathon, il faraone monoteista/eretico e aveva dovuto abiurare la religione del padre per salire al trono).
Ho posto in evidenza 24 scatti che mi sono sembrati significativi, fra i quali le statue dei "proprietari" delle quattro piramidi di Sakkara e Giza e di personaggi di primo piano dell'Antico Egitto: una menzione particolare alla "paletta" di Narmer (3100 A.C.), considerato il capostipite della lunga sfilza di faraoni che governarono l'Egitto per piu' di tre millenni, e alla sala dedicata alla parentesi monoteistica di Tell-el-Amarna durata pochi decenni sotto il governo di Akhenaton e della sua "Grande Sposa Reale" Nefertiti, una delle grandi donne di questo paese (il suo stupendo busto - che tutti conoscono -  si trova nel museo di Berlino).
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in allegato 24 fotografie.


Alfredo Izeta - Finale Ligure



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Segovia - Recuerdos de la Alhambra